PERSONAGGI IN DIALETTO I…L…M…N…

INSACANEBIA

Insaccatori di nebbia. Appellativo dialettale degli abitanti di Loppia, frazione di Bellagio dove, evidentemete, la nebbia è di casa. Condiviso anche con gli abitanti del comune di Nibbiola, in provincia di Novara.

LAPAZUCCH

È un vocabolo che i dizionari sbrigano laconicamente con la definizione “scemo”, senza dire nient’altro. Il nomignolo è stato usato sia dall’Ungarelli che dal Testoni, italianizzato in “slapazucchi” e sarebbe uno dei tanti soprannomi dati agli Austriaci dai bolognesi, come scriveva Fulvio Cantoni nel 1923 prendendo spunto dall’opera “I moti del 1820 e del 1821 nelle carte bolognesi”. Slapazócch è diffuso in tutta l’Italia Settentrionale ed è comunemente impiegato come sinonimo di “individuo rozzo e balordo”. Si pensa che il significato non abbia nulla a che fare con le “zucche” ma con i “ciocchi” (nei nostri dialetti sciuch) e perciò “spacca-ciocchi”!

MARGNACCH

Non conosco abitanti di Margno, in Valsassina, ma il significato del nome è buzzurri… Le prime attestazioni di questa parola si hanno nella Firenze dell’Ottocento: qui i buzzurri erano coloro che, d’inverno, giungevano dal Canton Ticino e dal Nord Italia a vendere castagne lesse o bruciate, polenta, mele cotte. Gente povera ma tosta, che veniva da molto lontano a commerciare povera merce, e che quindi non solo non aveva un’alta cultura, ma era anche fuori dalla cultura popolare del luogo in cui, per forza, si ritrovava a vivere durante la stagione fredda.

NAVASCIONA

Si dice di donna sporca, trasandata: deriva da navascia, un contenitore quadrangolare usato nelle campagne per svuotare i pozzi neri e concimare i campi.

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