COMINCIA L’ESTATE? Qualche curiosità a proposito del Solstizio.

Ore 17,16 UTC, ovvero le 19,16 in Italia, di Martedì 21 Giugno: è l’inizio dell’Estate. A quell’ora infatti il Sole raggiunge, nel suo moto apparente lungo l’eclittica, il punto più alto nel cielo e il giorno raggiungerà la sua massima durata.
MA SIAMO DAVVERO SICURI CHE STIAMO ENTRANDO NELL’ESTATE?
Astronomicamente è proprio il contrario. Dal 24 Giugno il Sole inizia infatti a superare il punto del solstizio. Dunque tra pochi giorni comincerà a percorrere archi sempre più decrescenti, anche se impercettibilmente, sull’orizzonte. Dunque mentre crediamo che cominci l’estate, in realtà l’altezza dell’arco del sole comincia a calare e a dirigersi verso le giornate autunnali.
Il tempo con cui viene calcolato il Solstizio si chiama tempo coordinato universale (UTC): quello di Londra (meridiano di Greenwich). Siccome siamo ad Est rispetto a Londra, ricadiamo nel tempo dell’Europa Centrale: +1 ora. A questo bisogna aggiungere anche un’altra ora: l’ora legale estiva. Al nostro orologio saranno quindi le ore 19,16. Rispetto all’orario dello scorso anno il solstizio avviene 5 ore, 48 minuti e 46 secondi dopo. Una differenza che si accumula ogni anno. Solo se l’anno solare avesse esattamente 365 giorni avremmo un solstizio sempre alla stessa ora. Ma si dà il caso che la durata dell’anno sia di alcune ore più lunga. Il nostro calendario non coincide, dunque, esattamente con l’anno terrestre. E’ per questo che vennero introdotti gli anni bisestili. Se non introducessimo 1 giorno (29 febbraio) ogni 4 anni avremmo, nel giro di poco tempo, l’inizio dell’estate in pieno inverno (a ottobre, novembre e dopo diversi anni a dicembre).
Il 2012 sarà bisestile. L’aggiunta di questo giorno ogni 4 permette di “portare indietro l’orologio” del nostro calendario, riallineandolo col tempo del nostro pianeta. L’anno prossimo avremo dunque il solstizio il 20 giugno. L’intelligentone che introdusse gli anni bisestili (uno ogni quattro) fu, tanto per cambiare, un greco: Sosigene di Alessandria. Pare che Giulio Cesare si sia rivolto a lui per l’elaborazione del calendario. E infatti il calendario viene chiamato Giuliano (in onore di Giulio Cesare). Come sempre sono i politici che beneficiano delle scoperte altrui!
Il calendario Giuliano “sopravvisse” fino al 1592 anno in cui Papa Gregorio XIII non emanò la bolla papale “Inter gravissimas” e lo trasformò nel calendario che porta il suo nome, Gregoriano, che è quello ancora in vigore oggi.
La commissione di esperti che eseguì i calcoli per il nuovo calendario era presieduta dal matematico bavarese Cristoforo Clavio. Ai lavori diedero un contributo decisivo il medico calabrese Luigi Lilio e il matematico perugino Ignazio Danti.  Una delle conseguenze maggiori fu la perdita di 10 giorni: si stabilì che il giorno successivo al 4 ottobre 1582 fosse il 15 ottobre. Con complicazioni inenarrabili per gli studenti dei paesi protestanti! Essi, infatti, introdussero il nuovo calendario molto più tardi negli anni: e nei libri di storia ancor oggi spesso vengono riportate entrambe le date chiamandole con il nome OldStyle e New Style date. Il povero Sir Isaac Netwon, ad esempio, ne fece le spese: non è raro infatti trovare la sua biografia con data di nascita il giorno di Natale del 25 dicembre del 1642 (OSD) mentre per il NSD egli nacque il 4 gennaio 1643!

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