LA SOCIETA’ DI MUTUO SOCCORSO DI MONTE OLIMPINO

Nel 1882 alcune persone, con la fattiva collaborazione del conte avv. Luigi Reina (che sarebbe divenuto poi il primo Presidente) fondarono la Società di Mutuo Soccorso e Istruzione fra operai e contadini.
Scopo della società era di recare assistenza a lavoratori che in quei tempi ne erano completamente privi. In caso di malattia i soci avevano diritto alla corresponsione di un sussidio ed alle visite gratuite da parte dei medici sociali, fra i quali ricorderemo i dottori Federico e Michele Piadeni, il dottor Camillo Cornelio e il dottor Silvio Borsotti. Al compimento del sessantesimo anno di età, i soci avevano diritto ad una pensione.
La Società mirava anche ad avere una sede propria e nel 1905 acquistò un primo lotto di terreno (circa 1600 mq.) al prezzo unitario di lire 2 su quale nel 1909 realizzava il corpo centrale dell’attuale fabbricato sociale. Nel 1913 acquistava altri 300 mq. di terreno che sarebbe servito, nel 1924, alla costruzione di due nuove aule per l’asilo infantile.
Oltre all’asilo di Monte Olimpino, nel 1913, su proposta dell’ing. Leone Montandon, direttore della Fabbrica Cemento Portland, la Mutuo Soccorso assumeva anche la amministrazione dell’asilo di Ponte Chiasso.
Nè venne dimenticata l’istruzione. Sin dal 1893 funzionava la biblioteca, mentre nel 1909 venivano istituiti i corsi serali post-elementari di disegno e di “pratica di commercio”.
Qualche anno dopo la fine della prima guerra mondiale vennero emanate leggi che rendevano obbligatoria l’assistenza pensionistica per i lavoratori dipendenti dell’ industria e del commercio. Seguì poi la legislazione inerente l’obbligatorietà della assistenza per malattia. Ciò provocò, per la Mutuo Soccorso, la defezione dei giovani e l’aggravarsi delle contribuzioni pensionistiche e di malattia per i soci anziani, Iniziando dal 1930 i bilanci sociali chiudevano in passivo, costringendo il consiglio di amministrazione a deliberare di mettere in vendita il fabbricato.
Si dimostrò interessata all’acquisto la Fabbriceria della Parrocchia di San Zenone (era prevosto don Lorenzo Gianpedraglia), ma non ci fu accordo sul prezzo.
Nel settembre del 1939 si presentò una occasione favorevole, proposta dal Comune, che richiedeva di affittare gran parte del fabbricato ad uso scolastico. Svaniva così il problema della vendita e si riassestava il bilancio sociale. Così la Società si rendeva ancora utile alla vasta zona di Monte Olimpino, ospitando, nel 1940, la Scuola Commerciale per gli Italiani all’estero, avente sede a Chiasso, in quanto si paventava la chiusura del transito di frontiera fra l’Italia e la Svizzera, a causa della guerra; ciò che infatti avvenne.
Alla fine degli anni ’50, costruita da parte del Comune una nuova scuola commerciale in via Canova, toccò ancora alla Mutuo Soccorso ospitare la Scuola Media che trovò poi sistemazione nel nuovo edificio in via Interlegno.
Così l’edificio della Società tornò a dare ospitalità alle Associazioni locali, che da tempo premevano per giungere ad una soluzione per le loro sedi.
Le difficoltà economiche e l’inevitabile disimpegno da parte dei soci più avanti negli anni, fecero ventilare nuovamente l’ipotesi di cedere l’edificio. Non si giunse a questa drastica  e deleteria decisione grazie a l’impegno, inizialmente, di alcuni soci della sottosezione del CAI, finchè all’inizio degli anni ’90 si prospettò l’ipotesi di ospitare la Società Bocciofila, rimasta orfana dei propri campi da gioco al “Pino”. L’iniziativa andò per il verso giusto e nel 1992 si costituì un organismo che cominciò ad occuparsi della gestione degli spazi ed, assieme, del fondamentale reperimento di risorse economiche: Il Circolo delle Associazioni, che tuttora si pone come braccio operativo della Società di Mutuo Soccorso di Monte Olimpino.

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