Quando una azienda lavora a pieno ritmo, è naturale che accantoni una parte dei profitti a mò di riserva, in modo da far fronte ad una eventuale recessione.
Ma evidentemente non così per i partiti italiani, che pure avevano messo su una aziendina mica male che fruttava in tutti i campi.
Era sottoposta al loro pizzo ogni singola attività umana e perfino gli interventi del buon Dio erano per loro manna caduta dal cielo: pioveva più del solito? Arrivava un terremoto? Loro erano sempre pronti ad intascare, per non parlare poi dei famigerali rimborsi elettorali!
Ma le migliaia di miliardi che ci hanno rubato dove sono finiti se adesso che i loro affari vanno male (grazie a la GdF, la Corte dei Conti, le poltrone eliminate, la spendig review…) cominciano a non pagare dipendenti, bollette, i rimborsi vengono tagliati; vuol dire che il malloppo è stato sperperato; forse credevano che il magna-magna sarebbe durato in eterno?
Ora però sorge un doloroso problema di solidarietà: questi poveri uomini che sono capaci di tutto, ma non sanno fare niente, si daranno all’accattonaggio?
Prima che accada di trovarceli al semaforo con secchiello e spugna, preghiamo perchè le Fiamme Gialle non scoprano proprio tutto e lascino loro qualche spicciolo, altrimenti saremmo costretti a mettere mano al portafoglio e donare loro con generosità!
O… forse…i burocrati ricchi e opulenti troveranno il modo per far sì che il magna-magna… continui nei secoli?!