PREMENTINO SUPREMO NETTARE

La popolazione monteolimpinese ha conosciuto in tempi passati una fiorente economia agricola; anche le più piccole comunità traevano indispensabili risorse dalla lavorazione della terra e gli scambi con gli altri abitanti delle zone vicine costituivano un importantissimo fattore di sopravvivenza.
Non si può negare un certo rimpianto nel sapere, per esempio, che sulla collina che da Canova sale al Tocia coltivata a vigne, si produceva un vino di eccellente qualità, famoso in tutta l’area del Basso Lago. Un prodotto veramente unico nel suo genere, per quelle caratteristiche che ne facevano un “elisir” da degustare goccia a goccia. Si diceva che fosse merito del sole della Majocca. Verso l’inizio del secolo scorso la produzione del “vino Prementino” era divenuta assai modesta ma, comunque, ancora apprezzabile per soddisfare la richiesta locale. Ma questo tipo di economia, nei decenni successivi, era destinato a scomparire quasi del tutto: la produzione e la vendita del vino non costituivano più un guadagno sicuro e in grado di coprire le spese per la cura delle coltivazioni.
Qualcuno della zona ha comunque cercato di conservare la tradizione, ma la costruzione di abitazioni in via Pedetti ha messo la parola fine a tutto. Tre anni fa due baldi giovani hanno provato a mettere a dimora le viti sulla collina che dai Salesiani sale su verso Cardina. Lo scorso autunno si è avuta una corposa vendemmia e l’uva è stata vinificata e messa in bottiglia.
Per far conoscere il “nuovo Prementino” i produttori vi aspettano per una degustazione gratuita ogni mercoledi di aprile presso il PUB HIGHLANDER in via Bellinzona, 148.

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