Mese: Giugno 2017
Oltre oceano, ma sempre più spesso anche nei cortili delle scuole di tutta Europa, i bambini non fanno altro che giocare con i loro «fidget spinner» e non vogliono smettere. Con questa specie di «fiorellino» ruotante, fatto di metallo, si esibiscono in giochi di abilità, lo tengono in equilibrio il più possibile sul dito indice oppure lo fanno volare da una mano al ginocchio e viceversa e ovviamente la trottola deve continuare a ruotare senza interruzione.
MA LI RICORDATE I GIOCHI DI MODA UNA VOLTA
1928
Yo-Yo
Non si sa bene se siano stati i greci o i cinesi ad inventarlo, fatto sta che lo yo-yo ritorna periodicamente di moda. La sua commercializzazione è iniziata nel 1928 negli Stati Uniti.
1971
Le palline clic-clac
Si trattava di un gioco di abilita’ che aveva pero’ due svantaggi eccezionali, produceva un rumore infernale e arrecava notevoli danni ai polsi.
1974
Il cubo magico
Chi non si ricorda quel tipico clac, clac? Sono stati venduti 200 milioni di esemplari di questo gioco di pazienza inventato dall’ungherese Ernő Rubik.
1976
Slaim
La sostanza gelatinosa verde che provocava disgusto nelle «vittime» e divertiva gli autori dello scherzo.
1989
Game Boy
A volte giocavamo a Tetris finché non ci facevano male le dita. La prima console di gioco portatile fu lanciata da Nintendo.
1996
Tamagotchi
Oggi finito nel dimenticatoio, all’epoca la ragazzina virtuale proveniente dal Giappone creò isteria in tutto il mondo.
Dal sito di MeteoSvizzera. Domani peggio che in Siberia!!!!!
Domani, qui nella nostra città, si vota per eleggere il nuovo sindaco e proprio “gu minga idea su chi vutà” ! E ci sono ben 7 candidati sindaco!
Il mio amico Aurelio, giovane imprenditore che lotta con le unghie e con i denti per non affogare, ha partecipato all’incontro-fiume dei 7 candidati con i cittadini… Io non vi ho partecipato… ma ciò che mi ha scritto Aurelio rispecchia in pieno il mio pensiero…
…visti i 7 candidati, alla memoria mi è ritornato un testo, di Pirandello e parafrasando e modificando la sua opera: i 7 candidati in cerca di voti, mi è sembrato un buon titolo per la grande recita di questa sera, ma non c’è stata nessuna scissione tra loro e noi, che stavamo a guardarli, nessuno è venuto tra il pubblico a parlare con la gente, naturalmente, tempo non ce ne era e non era neanche l’occasione per una cosa del genere; difficile scegliere tra di loro, tutti hanno a cuore il bene di tutti e a ogni domanda, se pur con qualche variante, davano più o meno tutti la stessa risposta, il bene del cittadino.
Poco prima delle votazioni, si sa, è la prima cosa, e sono anche dei messia nel risolvere i problemi più urgenti nella nostra comunità; si potevano però giudicare dal modo con cui rispondevano alle questioni e nel minor tempo possibile. Una cosa però l’ho vista: la maggior parte di loro, se non tutti, hanno creato gruppi, con i loro candidati, dividendo tutto e tutti dal resto; in questi incontri pubblici, hanno i loro sostenitori e non c’è spazio per chicchessia, non ci sono saluti, non ci sono parole, sicuramente il clima che c’era è stato di una gran rabbia latente, sotto pelle, cercando più di schernire e farsi gioco del candidato rivale, che far valere le proprie idee; come possono parlare di unire le forze per uscire da questi tempi bui, se poi sono i loro stessi partiti, la loro stessa campagna elettorale e loro stessi, a dividere la gente?
Forse siamo noi i colpevoli a stargli dietro?
Risposte non ne ho, di certo è in ognuno di noi e ciascuna è preziosa; consigli nemmeno, posso solo dire, magari di informarsi su ognuno di loro e vedere chi, realmente, ha le conoscenze e le capacità tecniche per fronteggiare i problemi della città, stando sempre attento a non andare contro il fabbisogno dei cittadini; tutto sommato sono tutti belli e quasi mi dispiace, non vederli più insieme, perchè da quello che so, hanno lavorato così tanto, per la loro campagna elettorale, che se univano le forze, per la campagna della nostra vita quotidiana, saremmo stati tutti in una botte di ferro…
Vedremo lunedì, quando il vincitore guarderà dall’alto in basso i suoi avversari sconfitti, sarà un nuovo inizio o tutto come prima, e come prima, quando tutto questo sarà finito, quando il Re siederà sul trono, io personalmente tra me e me penserò alla frase di una poesia, di Reno Bromuro “…e noi come stronzi rimanemmo a guardare…”