Tutti avrete certamente aperto una pagina di Wikipedia, avete presente il logo?
E’ formato da un puzzle tridimensionale sferico, ogni tassello mostra una lettera, nessuno, però, si sarà soffermato a contarne i tasselli….
Poco male: sappiate che anche le scatole in commercio non contengono il numero di tasselli indicato sulla confezione e questo per motivi geometrici dovuti alla suddivisione della immagine.
Quello che importa è avere per le mani il gioco di pazienza più conosciuto.
L’idea di suddividere un’immagine in diversi tasselli da incastrare l’uno nell’altro venne nel 1767 a John Spilsbury, un cartografo inglese che volle aggiungere un pizzico d’azione alle sue lezioni: presa una mappa del mondo, la incollò su una superficie di legno e dopo aver tagliato con un seghetto ogni nazione, invitò i suoi allievi a ricomporre la cartina.
Non c’è che dire: per essere stato concepito come strumento didattico, il gioco ne ha fatta di strada, ritagliandosi pure un posto che conta nell’ambito librone dei primati.
Il puzzle più grande al mondo pare richieda 3 anni, 8 persone e 10 ore al giorno perché venga realizzato. Prodotto dalla Ravensburger, è alto 192 cm. lungo 544 e conta 32.256 pezzi. Un gioiellino di confezione che pesa solo 17 kg, una ludica zavorra da portare comodamente a casa, grazie al trolley in omaggio.