COLTIVARE SOLO il proprio orticello?

I quotidiani locali hanno dato ampio spazio a quanto sta accadendo sulla collina di Cardina, dove un intervento edilizio, ancorchè lecito, sta creando numerosi disagi dal punto di vista viabilistico, di sicurezza per gli abitanti e potrebbe pregiudicare gravemente l’equilibrio geologico del territorio.

Ora pare che tra la popolazione locale vi sia una sorta di disinteresse, nella convinzione che altri siano i problemi del quartiere e che gli abitanti della collina stiano facendo rumore solo per salvaguardare i propri interessi, per tutelare il privilegio di vivere in un ambiente esclusivo e cercando di tenere lontano eventuali scocciatori.

Non mi pare sia il caso; ma quand’anche così fosse, dobbiamo renderci conto che la frenetica attività edilizia che sta aggredendo il nostro territorio è esclusivamente speculativa, e per l’interesse di investimenti individuali viene sacrificato un patrimonio collettivo, magari con la scusa dello sviluppo dell’economia e del turismo, ma più concretamente perchè l’attività edilizia forma beni rifugio e le case sul lago valgono più delle azioni quotate in borsa, soprattutto alla luce degli attuali chiari di luna, con un continuo incremento di valore.

Tutti, quindi, dovremmo lavorare, senza preconcetti ed individualismi, perchè all’assalto del cemento che uccide il territorio, si oppongano programmi di valorizzazione dei tesori rappresentati da cultura e paesaggio, e mi pare che perchè la Collina di Cardina rimanga così come è, valga la pena di alzare la voce!

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